UN’OASI DI BIODIVERSITÀ

Progressivamente abbandonate dopo la Seconda Guerra Mondiale, le cave sono divenute nel tempo un’oasi unica di biodiversità. Grazie anche alle particolari condizioni microclimatiche, si è creato infatti un ambiente “seminaturale” nel quale convivono flora spontanea, testimonianze di antiche coltivazioni e flora ornamentale.

Troviamo oggi specie arboree da frutto come il gelso, il fico, il cotogno, il pero, il nespolo, il fico d’India, l’olivo, il limone, l’arancio, il noce, il pesco, il ciliegio e molte altre, ma anche specie vegetali prevalentemente esotiche arrivate occasionalmente dopo interventi di “pulizia” dei giardini privati circostanti, tra le quali iris, narciso, gelsomino, rose, caprifoglio giapponese, scille e altre.

Non manca la tipica macchia mediterranea caratterizzata da alloro, viburno, rosmarino o altre specie tipiche di “gariga” come il clinopodio, il timo, la santoreggia, l’origano e diverse orchidacee come l’ofride garganica. 

Notevole è poi il patrimonio faunistico, specie quello ornitologico, con una varietà di uccelli: pettirossi, cince, fanelli, occhiocotti, scriccioli, fringuelli, usignoli, taccole, gazze, oltre a mammiferi come la volpe, il riccio e la donnola.

 

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Concerto 8 giugno 2025

🎶 𝑈𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜 𝐴𝑝𝑝𝑢𝑛𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 “ 𝕀 ℂ𝕠𝕟𝕔𝕖𝕣𝕥𝕚 𝕕𝕖𝕝𝕝𝕒 𝔽𝕠𝕣𝕖𝕤𝕥𝕒” 🎶A cura 𝘋𝘪 𝘈𝘯𝘨𝘦𝘭𝘢 𝘊𝘰𝘭𝘰

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